Periferie umane

Recinti fatti di palazzi che tracciano confini, visuali senza vie di fuga ne spiragli di luce o di speranza. Queste poche parole per tracciare l’immagine di uno di quei tanti luoghi dove la coscienza umana viene degradata a subcoscienza dis-umana, senza qualità ne urbanità.

Spazi di città senza spazio vitale, assenti di tutto, vuoti colmi di asocialità, disordine, inaccessibili ai normodotati, ricchi solo di marginalità: queste sono le Periferie Umane.

Si cerca di coagulare, attraverso lo scatto fotografico di uno smartphone, un concetto fatto di forma e immagine che possa insinuarsi nelle coscienze, fare presa su coloro che hanno il potere di creare una mutazione sociale dell’habitat umano, su tutti noi che assistiamo inerti, attraverso iniezioni di una nuova moralità, funzionale ed estetica: un concorso di istantanee e di scoop sul degrado urbano è quello che vogliamo avviare.

Scatti estemporanei fatti con il telefonino per denunciare la visibile indigesta deriva delle periferie, che ritraggano scene e fotogrammi anche dis-umani delle nostre città dove spesso l’edilizia si confonde con la spazzatura.

Dove la dignità della persona si dissolve nel nulla della sub-città.



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